La piattaforma Media-Freedom del Consiglio d’Europa

Situazione nei paesi del Consiglio d’Europa – 6 ottobre 2018

Per rimanere informato su tutte le minacce alla libertà dei media, puoi iscriverti (è gratuito) alla pagina web settimanale del “Libertà dei media” del Consiglio d’Europa:
https://www.coe.int/en/web/media-freedom (solo in francese e inglese)

Preoccupato per le crescenti minacce alla libertà dei media nei suoi 47 stati membri, il Consiglio d’Europa ha lanciato nel 2015 una piattaforma per proteggere giornalisti e giornalismo in collaborazione con le principali organizzazioni in questo campo.
Tramite la piattaforma, le organizzazioni partner emettono segnalazioni riguardanti le minacce alla libertà dei media e le sottopongono all’attenzione delle istituzioni del Consiglio d’Europa. Permette al Consiglio d’Europa di evidenziare serie preoccupazioni riguardo alla libertà dei media e ai diritti dei giornalisti, di reagire in modo più efficace in risposta a tali minacce e di avviare un dialogo con gli Stati membri interessati su possibili rimedi e misure di protezione.
Dall’aprile 2015, i partner hanno pubblicato 436 segnalazioni in 37 paesi, tra cui l’uccisione di 23 giornalisti. Le altre minacce dei media riportate alla piattaforma riguardano attacchi fisici a giornalisti e altri attori dei media, intimidazioni e molestie, minacce alla riservatezza delle fonti giornalistiche e altre forme di intimidazione politica o giudiziaria.

Dodici organizzazioni contribuiscono alla piattaforma: Articolo 19, l’Associazione dei giornalisti europei, il Comitato per la protezione dei giornalisti, la European Broadcasting Union, la Federazione europea dei giornalisti, l’indice sulla censura, la Federazione internazionale dei giornalisti, l’International News Safety Institute, la International Press Institute, PEN International, Reporters Without Borders e Rory Pech Trust.

Il Consiglio d’Europa
Creato nel 1949, il Consiglio d’Europa è la principale organizzazione di difesa dei diritti umani del continente. Include 47 Stati membri, tra cui i 28 membri della Ue. Tutti gli Stati membri sono segnatari della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, un trattato concepito per proteggere i diritti dell’uomo, la democrazia e lo stato di diritto. La Corte europea dei diritti dell’uomo(CEDU) supervisiona l’attuazione della Convenzione negli Stati membri.
Sito del Consiglio d’Europa: https://www.coe.int/it/web/portal/home
Sito della CEDU: https://www.echr.coe.int/Pages/home.aspx?p=home&c=fre
(Solo in francese e inglese)

Autore

Economista e storico, direttore del centro LIBREPRESSION, Fondazione Giuseppe di Vagno

Commenti

    Massimiliano Deidda

    (Ottobre 28, 2018 - 12:18 pm)

    Mi unisco ai ringraziamenti per lo sforzo, principalmente, nel ricordare che le libertà, tutte le libertà, non solo la libertà di stampa, non sono conquiste che una volta raggiunte sono garantite per sempre. Ma grazie anche per il servizio reso nel ricordare che le istituzioni europee, anche quelle tanto diverse tra loro (nelle finalità e nella composizione) come il Consiglio d’Europa e il Consiglio dell’Unione europea, sono un presidio indispensabile di civiltà e progresso che non hanno precedenti nella storia dell’umanità. Grazie! @Max_Deidda

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