Risate Sfacciate (1) – Essere donna

© Tjeerd Royaards

Proseguiamo la pubblicazione delle vignette della conferenza “Risate sfacciate” del festival Internazionale a Ferrara 2018, #intfe, illustrata dalle vignette: Marilena Nardi, Zainab Fasiki e Anne Derenne. Ha affrontato quattro temi: (1) Essere Donna, (2) Molestie, (3) Violenza, (4) Resistenza. Ecco la prima parte:


Essere donna è difficile da immaginare da parte degli uomini. E forse spiega la sua leggerezza dell’uomo nel confronto della donna. Se le donne si riconosceranno nelle vignette presentate, forse per gli uomini, le statistiche delle Nazioni Unite http://www.unwomen.org  e quelle dell’Unione Europea https://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php/Gender_statisticspossono darne un’idea – al meno quella quantificabile – di quello che vuol dire essere donna in un mondo maschilista:
– Il tasso di occupazione femminile è inferiore e il tasso di lavoro a tempo parziale superiore;
– Nell’Ue, a lavoro identico, le donne sono pagate 16 % in meno degli uomini;
– Combinando i vari indicatori del lavoro l’indice complessivo di disuguaglianza è in media di meno 40 % (di 43,7 % in Italia e di 31,1 % in Francia).
– Eppure, le donne sono più diplomate che gli uomini. In media europea se 40% delle persone hanno un diploma sono 50% le donne.


– Nonostante questa superiorità nelle qualificazioni, gli uomini sono in grande maggioranza nel top-management: 65 % contro 35 % nell’EU-28, con grande disparità nei vari paesi membri. In Italia, solo 13 % del top management è femminile con una differenza di stipendio di 33 %. In Francia, sono 40% le donne nel top management ma con una differenza di stipendio di 21 %.

 

 

© Zainab Fasiki
Il peso degli stereotipi e obblighi vari

Tuttavia, aldilà delle statistiche pesano sulle donne molti stereotipi: che sia sulla loro debolezza fisica, la loro tendenza a piangere (se un uomo piange è considerato come una femminuccia), la pesantezza dell’immagine della donna nella pubblicità (o basato sul sex-appeal o sul ruolo materno), l’obbligo di rispondere a stereotipi, la pesantezza dell’educazione e della famiglia,

© Zainab Fasiki

E spesso delle madre che perpetuano il modello maschilista, ecc.


Forse è per vendicarsi di tale disuguaglianze che le donne vivono più a lungo degli uomini: la media Europea di tempo de vita (uomini e donne) è di 80 anni, per le donne è di 84,7 anni!

Autore

Economista e storico, direttore del centro LIBREPRESSION, Fondazione Giuseppe di Vagno

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