
Sorpresa di un francese in giro nel sud del Lazio per pranzare in piccolo paese del Frosinone, Casalvieri (circa 3.000 abitanti): trovare un “murales” di uno dei più famosi e più amati comico-satirico francese, con un immenso cuore: Coluche. Ma di fatto niente di strano: il suo padre immigrò in Francia dove sposo una fiorista francese.
Il murales riprende uno dei sketch più famosi di Coluche, « C’est l’histoire d’un mec » (“è la storia di un tipo”, che prende in giro i racisti:
https://www.youtube.com/watch?v=xMdIfD72Ob4
PS. Il ristorante vale il viaggio: prodotti genuini, cucina curata, posto tenuto bene con vista, prezzi dolcissimi con un nome proustiano: “Osteria del tempo perduto” (pubblicità gratuita).

Due foto di Casalvieri
- Vista dalla piazza della città alta
- La piazza del vecchio villaggio
Breve biografia di Coluche
Coluche, nome d’arte di Michel Gérard Joseph Colucci (1944-1986), è stato un attore e comico francese di origine italiana. Nato a Parigi figlio di un immigrato italiano originario di Casalvieri, Onorio Colucci e di Simone Bouyer, detta Monette.
Adottò il nome d’arte di Coluche all’età di 26 anni, quando cominciò la sua carriera. Divenne celebre per le sue battute e il suo atteggiamento irriverente verso la politica e il governo.
Il 30 ottobre del 1980, in un periodo critico per la Francia, in cui la disoccupazione e l’inflazione galoppavano, durante una conferenza stampa presso il théâtre du Gymnase annunciò di volersi candidare alle elezioni presidenziali francesi del 1981. Tutti pensavano stesse scherzando, anche se in seguito perfino alcuni intellettuali del calibro di Pierre Bourdieu, Félix Guattari e Gilles Deleuze presero a sostenerlo accaloratamente; abbandonò il progetto a causa delle forti tensioni scatenate dai sondaggi a lui favorevoli (alcuni dei quali rilevarono fino al 16% dei consensi). In tale occasione, il suo collaboratore René Gorlin fu assassinato, ed egli ricevette anche delle minacce. Per questo motivo, nell’aprile del 1981, annunciò il suo ritiro dalla candidatura.
Nel 1983 Coluche ricevette il Premio César come migliore attore per la sua interpretazione nel film Ciao amico (Tchao pantin).
Nel 1985, nel film di Dino Risi: “Scemo di guerra”, recita al fianco del comico italiano Beppe Grillo.
Nel 1985 fondò i Restos du cœur, un’associazione che raccoglie cibo, soldi e vestiti per i bisognosi e i senzatetto. L’anno dopo iniziò a promuovere l’associazione proponendo ad alcuni vip uno spettacolo di beneficenza, che è organizzato annualmente e trasmesso in tv. Assieme all’Abbé Pierre fecero proprio questo motto, di Jacques Brel: N’étaient pas du même bord, mais cherchaient le même port (“Non erano della stessa sponda, ma cercavano lo stesso porto”).
Morì il 19 giugno 1986, per un incidente in moto, mentre percorreva la strada da Cannes a Opio.



