Liberate Ramón Esono Ebalé

Il vignettista della Guinea Equatoriale impegnato nella difesa dei diritti umani è stato incarcerato in assenza di accuse dal 16 dicembre 2017 per aver esercitato il suo diritto alla libertà di espressione, su ordine del presidente Teodoro Obiang Nguema Mbasogo, al potere dal 1979.
Ancora una volta, la comunità di fumettisti, in particolare il CNRI (Cartoonists Rights Network International http://cartoonistsrights.org) e France Cartoons di Pierre Ballouhey (http://www.france-cartoons.com), si sta mobilitando per rendilo libero.


Ecco l’articolo pubblicato da Voice project :
http://voiceproject.org/campaign/free-ramon-esono-ebale/
Ramón Esono Ebalé è un vignettista e attivista politico della Guinea Equatoriale arrestato dalla Sicurezza di Stato il 16 settembre 2017. Esono deve ancora presentarsi a un giudice o essere accusato, in violazione della legge Guinea equatoriale, secondo cui nessuna persona sarà detenuta più di 72 ore senza addebito.

Il lavoro di Esono è salito alla ribalta diversi anni fa tramite il suo blog “Las locuras de jamón y queso“, che conteneva pareri feroci sul governo equatoguiniano e sul presidente Teodoro Obiang, sempre accompagnato dalle sue vignette. Il blog è stato infine bloccato in Guinea Equatoriale. Nel 2014 pubblica una graphic novel insieme ad altri due artisti, prima in inglese e poi in spagnolo, intitolato “La Pesadilla de Obi”, che ritrae un personaggio ispirato dal presidente Obiang che si sveglia e si ritrova un normale cittadino che soffre “le conseguenze del regime che lui stesso ha creato “. Lo scopo del lavoro, secondo Esono, era quello di “de-deificare qualcuno che è percepito come una sorta di dio” in Guinea Equatoriale.

Mentre Esono ha vissuto all’estero per molti anni, prima in Paraguay e ora in El Salvador, è stato costretto a tornare in Guinea Equatoriale questo mese per rinnovare il suo passaporto dopo aver scoperto che non poteva essere fatto al consolato equatoguiniano di Madrid. Secondo i familiari che sono stati in grado di visitare Esono durante la sua detenzione, era consapevole che al momento del suo ritorno sarebbe stato preso di mira per il suo esplicito impegno politico, che viola lo statuto di diffamazione dell’era coloniale della Guinea equatoriale che proibisce le critiche al presidente o ad altri funzionari di alto livello.

Durante il suo primo interrogatorio, Esono fu informato che l’impegno politico in sé non era un crimine, ma che per essere coinvolto gli sarebbe stato richiesto di registrare un partito politico o unirsi a uno già esistente.

Tale censura delle opinioni politiche dissenzienti è un pericoloso attacco alla libertà di espressione e non deve essere tollerata. Inoltre, la Guinea Equatoriale dovrebbe abrogare le sue leggi sulla diffamazione e rilasciare immediatamente Ramón Esono Ebalé, permettendogli di tornare in El Salvador, il suo paese di residenza.

Autore

Economista e storico, direttore del centro LIBREPRESSION, Fondazione Giuseppe di Vagno

Commenti

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